lunedì 4 giugno 2012

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Shigurui - Le spade della vendetta

La cover del primo volume
Shigurui è un manga seinen storico in quindici volumi realizzato da Takayuki Yamaguchi su sceneggiatura di Norio Najo. L’opera nasce originariamente come il primo capitolo (“La corrente contrapposta all’oscurità”) del romanzo scritto da Najo tra il 1956 e il 1963 con il titolo “La gara di arti marziali tenutasi a Suruga alla presenza del feudatario”, che narrava la storia del primo degli undici duelli tenutisi appunto a Suruga nel 1633. Il manga vede la pubblicazione in madrepatria nel 2004 ed è recentemente terminato con il suo quindicesimo volume. In Italia è stato stampato dalla Planet Manga in una edizione abbastanza povera, senza sovraccoperta né tavole a colori. Nel 2007 lo studio  Madhouse  ne ha realizzato una trasposizione anime dei primi sei volumi in  dodici episodi.

Gennosuke, lo spadaccino monco,
sguaina la spada
Il 6 dicembre 1633 Tadanaga Tokugawa, signore del feudo di Suruga e fratello dello shogun Iemitsu Tokugawa, venne giustiziato per comportamento indegno. Si dice che la sua furia e la sua crudeltà non ebbero limiti ma l’unica prova documentata delle sue disumane azioni fu un torneo di arti marziali che organizzò nel 1629 presso il suo castello. A differenza dei normali duelli tra spadaccini in presenza della nobiltà, in cui si gareggiava con armi finte e vigeva il divieto di colpire l’avversario, in questa competizione Tadanaga volle che i samurai combattessero armati di spade vere. Il risultato fu una vera e propria strage. Tra tutti gli scontri, un duello in particolare risultò molto peculiare, visto che si affrontavano Gennosuke Fujiki, un guerriero privo del braccio sinistro e Seigen Irako, uno spadaccino cieco e zoppo. Come fu possibile che questi due uomini così gravemente menomati si affrontassero in quell’arena? E soprattutto, come arrivarono a ridursi in quello stato?

Fa la sua entrata in scena anche
Seigen Irako, il samurai cieco e zoppo
Tutto cominciò sette anni prima, quando Seigen si presentò al dojo dell’invincibile scuola Kogan di Kakegawa, dove Gennosuke era il vicemaestro, per chiedere di essere ammesso. Dopo aver affrontato sia il suo futuro avversario che Ushimata Gonzaemon, maestro degli allievi, gli fu permessa un’udienza con il maestro Kogan Iwamoto, un uomo forte come un orco ma oramai mentalmente molto provato per la vecchiaia. Vista la sua abilità in combattimento, il maestro lo sottopose subito alla prova di ingresso e in soli due anni il giovane e bellissimo Seigen divenne un allievo pari a Gennosuke come capacità nel maneggiare le pericolosissime tecniche della scuola, nonché il primo candidato per la mano di madamigella Mie, la figlia ancora vergine del maestro. Purtroppo la sua sete di potere e la sua lussuria lo spinsero a corteggiare anche la signora Iku, la concubina di Kogan, portandolo ad una inevitabile disfatta. In uno dei suoi rari momenti di lucidità la vecchia tigre si rende conto di cosa il giovane stia facendo alle sue spalle e organizza una vendetta, costringendolo a battersi con i suoi migliori allievi, per poi accecarlo personalmente con il filo della sua spada. Nel momento della punzione di Irako Seigen nessuno se ne rese conto, ma nacquero tre mostri. Irako stesso, Gennosuke e Mie (innamorata del bello spadaccino), che intrecciarono le loro vite intorno a quel famoso torneo indetto da Tadanaga Tokugawa.

L'ira del maestro Kogan si abbatte su Gozaemon, reo di non essere stato convincente
nella sua risposta

Iku protegge Seigen nel suo momento
più buio
Shigurui è un’opera abbastanza complessa, ricca di personaggi diversi e dalle personalità molto spiccate. Ognuno di loro riceve il suo piccolo o grande spazio di approfondimento ma, su tutti, spiccano i personaggi coinvolti nel fatidico duello.
A cominciare, ovviamente, da Gennosuke, un uomo silenzioso e misurato sia nei gesti e sia nelle azioni, dall’aria quasi insensibile, ma capace di violente reazioni se debitamente stimolato, e da Irako, una persona ambiziosa, capace, solo grazie al suo sconfinato talento, alla sua innata bellezza e a tonnellate di bugie, di farsi spalancare le porte di una casa di samurai. I due uomini, quindi, non si contrappongono solo per fazione, ma anche per ideali e comportamenti.

Mie intenta ad aspettare 
Se da una parte c’è una figura più moderna e spregiudicata come Irako, che in fondo desidera soverchiare l’ingiusto sistema feudale che schiaccia senza remore le caste più basse, dall’altro c’è Gennosuke che, pur essendo contadino di nascita, è stato adottato da una famiglia nobile ed è diventato un samurai perfetto, devotissimo al suo maestro e inquadrato nella gerarchia. Accanto a loro ci sono due donne, la lunatica e stronzissima Mie (la figlia di Kogan) che spinge Gennosuke a combattere fino alla fine e Iku, devota e preoccupata per il suo amato Irako. Su tutti loro si ergono due figure folli ma potentissime: il maestro Kogan Iwamoto, temuto e riverito da tutti, e il crudele daimyo Tadanaga Tokugawa. Se da una parte il vecchio Kogan aveva perso da tempo il senno e passava gran parte della sua vita in stato di incoscienza, comportandosi in modo violento e incomprensibile, la lucidità di Tadanaga nelle sue azioni malvagie è quello che più rimane impresso.

I due nemici si affrontano

Tadanaga intento a cacciare in un luogo
vietato 
Il periodo storico mostrato in questo manga è quello immediatamente successivo all’inizio del periodo Edo, appena due shogun dopo il celebre Ieyasu Tokugawa, per cui i vecchi samurai (come Kogan) ancora ricordano la fine del periodo Sengoku, caratterizzato da infinite lotte di potere e battaglie sanguinose. Con la pace assicurata dalla famiglia Tokugawa, che aveva finalmente riunito tutto il Giappone sotto uno stesso vessillo, si vennero a creare quei presupposti che svariati secoli dopo portarono alla fine di un sistema feudale basato su una casta guerriera ormai non più necessaria. Nel momento in cui avviene la nostra storia si possono cominciare a osservare solo alcune piccole smagliature nel tessuto sociale (come la presenza di molti ronin, samurai senza padrone alla ricerca di soldi, appartenenti a famiglie che erano state cancellate perché non più necessarie, e presto diventati pericolosi senza legge) ma il sistema formalmente regge ancora. Durante tutta l’opera vengono nominate moltissime figure e famiglie di spicco di quel periodo e viene anche fatta una panoramica sulla politica di intrighi dei signori locali.

Come nei momenti di massima ira
appare il maestro Kogan
Dal punto di vista del disegno si può osservare che si tratta di un’opera estremamente accurata, ricchissima di dettagli e di particolari, che riesce a trascinare il lettore in un’atmosfera tutta fatta di rituali rigidi da rispettare e di spade affilate da sguainare. Il character design è realistico e di forte impatto emotivo, visto che i personaggi in campo non esitano a farsi vicendevolmente a pezzi, mostrando scene di grande violenza accuratamente dettagliate con ampli spargimenti di organi interni. Basta solo dire che la scuola Kogan prevedeva, quando possibile, di non uccidere i propri avversari ma di “abbellirli”, asportandogli una parte del volto, che sia un orecchio, un occhio, il mento o il naso non importava. In questo modo il sopravvissuto avrebbe continuato a mostrare, durante tutta la sua vita, la forza della scuola che l’aveva sconfitto. I duelli, nonostante si compongano praticamente sempre da una manciata di tecniche (come succedeva all’epoca, il primo a mettere a segno il colpo era in vincitore, l’altro giaceva quasi sempre morto sul campo), sono rappresentati in modo dinamico e molto efficace. Va, infine, segnalato un uso eccezionalmente azzeccato della tavola doppia.

Su un campo di battaglia pieno di cadaveri si staglia Gozaemon, l'uomo forte come un toro
In definitiva Shigurui è un manga molto interessante, che porta il lettore ad immergersi in un Giappone feudale e violento che, dietro ad etichette e forme di cortesia e soprattutto ad una pace ancora fittizia, nascondeva crudeltà e morte a non finire.
Il disegno realistico e incisivo, coadiuvato dalla suprema sovrabbondanza di dettagli storicamente accurati (il maestro Norio Najo, autore della sceneggiatura è un celebre storico), riesce a creare un effetto perfetto per un’atmosfera indimenticabile. Si tratta di una storia da leggere tutta di un fiato, tenendo il ritmo tra i vari volumetti, ricchi di flashback annidati, che portano i due protagonisti verso un inevitabile scontro finale. Senza essere mai prevedibile o banale, Shigurui ha anche il pregio di  non propendere mai dichiaratamente per uno o l'latro contendente, lasciando al lettore l'occasione di scegliere il suo favorito (e assicuro che è difficile, entrambi hanno pari pregi e difetti). In definitiva è una perla da non perdere per qualunque appassionato di seinen storici, specialmente se a sfondo drammatico, che riesce a mostrare un quadro sorprendentemente accurato del periodo. L’unico problema è che, essendo edito dalla Planet Manga, alcuni volumi sono momentaneamente esauriti (ma si trova in blocchi completi!). Per chi fosse interessato posso suggerire di dare un’occhiata all’anime che, nonostante copra solo la prima parte delle vicende, è realizzato in modo assolutamente impeccabile!


Opening dell'anime di Shigurui
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





14 commenti :

  1. Ho dato un'occhiata al prezzo della serie completa e temo che per il momento dovrà aspettare. Peccato perché come tutti i seinen storici mi intriga parecchio, il disegno in particolare mi sembra adattissimo alla storia, e sono proprio curiosa di vedere lo scontro tra il samurai senza un braccio e quello cieco e zoppo. Magari inizio con l'anime e se proprio mi innamoro faccio anche l'investimento sul cartaceo.

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    1. La serie è molto interessante e ricchissima di particolari storici resi alla perfezione. In realtà, tra gli appassionati, è diventato un vero e proprio cult ma, come al solito, la Planet Manga ha fatto di tutto per renderlo difficilmente trovabile. Per recuperare gli ultimi due volumi che ancora mi mancavano ci ho messo un sacco XD
      Io ho fatto la stessa cosa, ho guardato l'anime, l'ho adorato e ho aperto la caccia grossa al volume (possibilmente in offerta) ;-P

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  2. Devo ammettere di non conoscerlo .
    Buono a sapersi, ottima recensione

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    1. Grazie mille ^^
      La serie è molto bella e meriterebbe davvero un po' di visibilità in più ^^

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  3. La ricostruzione storica accurata mi affascina, ma questo stile di disegno non riesce proprio a piacermi, temo che non riuscirei a leggerlo, sono molto pignola su queste cose.

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    1. In generale è un manga molto violento e ricchissimo di scene di amputazioni e massacri. Ho cercato di ridurre al minimo le scene di sangue nella recensione, ma gran parte dell'azione è abbastanza pesante. Il disegno realistico in realtà è perfetto per questo tipo di trama, così immersa in un determinato contesto storico. ^^

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  4. Sei sempre ottima!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!! :D

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    1. Grazie mille ^^ Questa serie è veramente bella, merita di essere recensita ^^

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  5. I duelli di spada non sono il mio forte e neppure lo stile grafico mi piace tanto, anche se apprezzo i riferimenti all'arte tradizionale. Esempio: La tigre è bellissima!

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    1. Credo che per apprezzare pienamente un'opera di questo tipo sia necessario conoscere un minimo della storia del periodo e dei costumi feudali, in modo da apprezzare pienamente la ricchezza dei dettagli ^^
      A me lo stile grafico piace, trovo che il realistico si adatti molto bene al tipo di storia narrata ^^

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  6. Oh, io amo Yamaguchi, in modo quasi morboso XD.
    Penso di essere una delle pochissime persone che hanno amato alla follia Kakugo no Susume (pubblicato parecchi anni fa dalla Dynamic), e Shigurui mi è piaciuto anche di più.
    Vorrei tanto veder pubblicate in italiano le sue opere ma la veggo buia.

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    1. Finalmente qualcuno che conosce e apprezza questo titolo, cominciavo a temere di essere stata l'unica a leggerlo! Io sono incappata per caso nell'anime e me ne sono innamorata subito, imbarcandomi, poi, in una lunga e dolorosa ricerca degli albi (dannata Planet Manga!). Kakugo no Susume l'ho sentito e, devo dire, conoscendo il tratto di Yamaguchi ora mi ispira ^^

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  7. ma quindi in italiano il manga non si trova?

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    1. Trovarsi si trova anche, solo non da casa editrice. Se lo cerchi ti consiglio di prendere un blocco completo :D

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