giovedì 16 febbraio 2012

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Peace Maker Kurogane - Un ragazzo e la Shinsengumi

Locandina della serie
Peace Maker Kurogane (PEACE MAKER鐵, Pīsu Meikā Kurogane) è una serie animata composta da ventiquattro episodi, tratta dall’omonimo fumetto disegnato da Nanae Chrono. Il manga originale, che ha avuto una vita editoriale un po’ complicata, è attualmente in produzione e nel 2010 l’autrice ha realizzato il sesto tankobon, dopo ben cinque anni di sospensione. Nel 2010 è stata realizzata anche versione live-action dal titolo Shinsengumi Peace Maker (新撰組PEACE MAKER, Shinsengumi Pīsu Meikā). La serie anime (argomento della recensione, visto che non ho né letto il manga né visto il dorama) è stata realizzata dallo studio Gonzo Digimation tra il 2003 e il 2004 ed è stata trasmessa in Giappone dalla TV Asahi. In Italia (tanto per cambiare) la serie è inedita.

Il protagonista nella prima scena: corre e grida agitando
un cartello
Ichimura Tetsunosuke è un ragazzino di soli quindici anni (ma ne dimostra molti meno) che desidera intensamente arruolarsi nella Shinsengumi per vendicarsi dei Chōshū, colpevoli di aver sterminato la sua famiglia anni prima. Insieme a lui c’è suo fratello Tatsunosuke, già arruolato come contabile nel celebre gruppo. Questo è una povera vittima incompresa che cerca in ogni modo di evitare brutti incidenti, dovuti principalmente al fatto che il piccolo Testu ha un temperamento a dir poco infuocato. Anzi, bisogna dire che il moccioso è una vera e propria testa calda esagitata e che cerca di fare a botte con chiunque gli capiti a tiro, salvo poi mettersi in un mare di guai visto che è circondato da gente pericolosa.

Tatsu si scusa e cerca di far scusare anche suo fratello
In ogni caso, dato che Testu è il protagonistaPost dedicato ai protagonisti delle serie d'azione e di avventura (e questo aiuta sempre), nel giro di un episodio riesce a fare colpo su Okita Sōji (il capitano della prima unità della Shinsengumi) che convince uno scazzassimo Hijikata Toshizō (il vicecomandante) a prenderlo come suo attendente. Mentre Tetsu (con il povero Tatsu sempre alle calcagna) fa la conoscenza della vita da caserma e diventa un po’ la mascotte dell’intera Shinsengumi (specialmente dei vari comandanti), comincia a muoversi anche la fazione Chōshū, tra le cu fila milita Yoshida Toshimaro, l’uomo che sterminò la famiglia del protagonista. In un’alternanza di momenti tesi e attimi più leggeri, i protagonisti arrivano inevitabilmente all’incidente di Ikedaya, ognuno con le proprie convinzioni per combattere (o per non farlo) e vantando una diversa maturazione.

PARENTESI STORICA - Chi non è interessato può saltare in blocco

Hijikata sta guardando male qualcuno 
Occorre qui fare una piccola parentesi storica perché praticamente tutti i personaggi di questo anime sono trasposizioni romanzate di persone realmente esistite. L’anime è ambientato durante il Bakumatsu, ovvero gli ultimi anni dello Shogunato Tokugawa, in cui scoppia una feroce rivolta interna (la rivoluzione Meiji), guidata dalle province di Chōshū e Satsuma. Questa porta, attraverso una sanguinosa guerra, alla fine del periodo feudale e l’inizio dell’epoca moderna in Giappone. L’incidente di Ikedaya (che ho nominato nella trama) del 1864 è stato uno dei momenti più gloriosi per la Shinsengumi (una polizia speciale di Kyoto), che ne ricavò grande notorietà e fu anche ricompensata dall’imperatore per aver fermato l’ala estremista della rivolta. Il gruppo aveva una struttura gerarchica, che lo divideva in dieci unità, ognuna comandata da un capitano (i più famosi compaiono nella serie), guidati da tre ufficiali di grado superiore: Kondō Isami (il comandante), Yamanami Keisuke e Hijikata Toshizō (i due vicecomandanti).

Yamanami (con gli occhiali) insieme a Kondō
Poco dopo i fatti narrati nella serie, però, iniziarono i veri problemi poichè i lupi di Mibu (un altro nome della Shinsengumi) parteggiavano per la fazione dello Shogun, che stava rovinosamente perdendo la guerra. Il primo a morire fu Yamanami Keisuke, costretto nel 1865 a compiere seppuku per aver violato le ferree regole della compagnia (aveva cercato di andarsene). A seguirlo nel 1867 fu Tōdō Heisuke, che, unitosi la fazione di Itō Kashitarō (separatasi dal corpo principale della Shinsengumi),  ricevette delle ferite mortali durante uno scontro con i suoi ex-compagni, nonostante Kondō avesse cercato di salvarlo. Harada Sanosuke e Nakagura Shinpachi, dopo la sanguinosissima battaglia di Toba-Fushimi (la prima della guerra Boshin, in cui morirono Yamazaki Susumu e Inoue Genzaburō), lasciarono la Shinsengumi per dissapori con il comandante e si unirono ad un’altra forza armata fedele al Bakufu: lo Shōgitai.
Hajime Saitō nella versione dell'anime
Nel 1868 Harada morì per le ferite ricevute durante la battaglia di Ueno. Kondō Isami (il comandante) fu giustiziato pubblicamente nel 1868 con la falsa accusa di aver assassinato Sakamoto Ryōma mentre Okita Sōji morì nello stesso anno di tubercolosi, i cui sintomi (dice la leggenda) mostrò la prima volta quattro anni prima proprio durante l’incidente di Ikedaya. Man mano che il conflitto avanzava gli Shinsengumi furono spinti verso nord, abbandonando prima Kyoto, poi Edo (attuale Tokyo), per poi giungere fino ad Aizu (feudo situato nord dell’Honshu e fedele al Bakufu). Alla fine Saitō Hajime (uno dei pochi rimasti) decise di fermarsi a difendere Aizu e lasciò il gruppo principale, riuscendo ad uscire vivo dalla guerra, mentre Hijikata Toshizō condusse tutti gli altri in Hokkaido, dove si unirono alle truppe della neonata repubblica di Ezo. Nel 1869 Hijikata fu colpito alla schiena da una pallottola durante la battaglia di Hakodate, lasciando quel che rimaneva della Shinsengumi sotto il comando di Soma Kazue.
Sakamoto Ryōma sempre nella versione di
Peace Maker Kurogane
Una settimana dopo la sua morte gli ultimi uomini fedeli al Bakufu si arresero alle armate imperiali, decretando la fine della repubblica di Ezo. La Shinsengumi viene ricordata sia per la sua ferocia nel sedare le rivolte in Kyoto (il nome di Mibu-ro, lupi di Mibu, se l’erano meritati), sia per essere stati dei bravissimi spadaccini estremamente legati al concetto del Bushidō. Ironicamente tra di loro, uomini che combattevano per preservare l’ordine feudale e le caste dei samurai, c’erano alcuni tra i primi (ed ultimi) samurai non di nobile origine, tra cui lo stesso Hijikata, che proveniva da una famiglia di contadini esperta nella creazione di una medicina per curare le ossa rotte.

Riunione tattica tra Hijikata, Yamazaki (di spalle), Okita
(notare il porcellino in braccio) e Kondō
Dei personaggi che compaiono nella serie, sopravvissero quindi alla rivoluzione Meiji solo Nakagura Shinpaci (abbandonò il gruppo durante la guerra) e Saitō Hajime, che si riciclò nella polizia del nuovo governo con il nome di Goro Fujita (che qualcuno ricorderà in Rurōni KenshinRecensione della serie). Anche i personaggi di Ichimura Tetsunoskuke e Ichimura Tatsunosuke sono realmente esistiti. In particolar modo il protagonista (Tetsu) è stato effettivamente l’attendente di Hijikata e ha combattuto in moltissime battaglie al fianco del suo comandante ma, poco prima della caduta di Ezo, Hijikata lo mandò via, dandogli l’ordine di portare la sua katana, il suo poema funebre, alcune ciocche di capelli e la celebre foto che lo ritrae con la divisa all’occidentale a suo cognato ad Hino. In questo modo salvò la vita del ragazzo, risparmiandogli le ultime violentissime battaglie. Morì qualche anno dopo, non si sa esattamente se nel 1873 per malattia o se nel 1877 durante la rivolta di Satsuma.

FINE PARENTESI STORICA - qui sotto si parla di nuovo dell'anime

In pratica tutte le volte che una serie parla degli uomini della Shinsengumi il risultato è una lunga sequenza di battagli e di morti, in un climax crescente di dramma, man mano che si prosegue nella guerra.

Okita versione seria
Peace Maker Kurogane si ferma un attimo prima dell’inizio della fine, quando il gruppo era ancora molto unito (se si escludono i problemi interni del 1863 legati alla fazione di Serizawa Kamo, di cui tra l'altro viene mostrato l'assassinio) e stava per raggiungere il suo punto di massima popolarità, fermando ad Ikedaya un complotto che aveva l’intenzione di dare alle fiamme la città di Kyoto e di rapire lo stesso imperatore Meiji. Il clima che si respira nella serie è quindi di violenza e instabilità politica, ma i personaggi hanno ancora spazio per essere allegri e a tratti spensierati, visto che la guerra vera e proprio non è ancora iniziata. I soggetti principali sono i più celebri capitani della Shinsengumi,a cui vengono aggiunti i già citati fratelli Ichimura, uniti a qualche personaggio inventato (come Ayumu, la sorella di Yamazaki) e alcuni membri di Chōshū

Il trio del cazzeggio, da sinistra: Tōdō, Nakamura e Harada
Oltre al protagonista si distinguono Hijikata (per il suo carisma e la sua forza), Okita (quasi femminile nei tratti e sempre accompagnato dal suo maialino da compagnia ma feroce quando estrae la katana), il trio del cazzeggio (Harada, Nakamura e Tōdō), lo spettrale Saitō e Yamanami (la terza figura di comando della compagnia, dopo Kondō e Hijikata, meno propenso ad usare la spada ma molto intelligente e riflessivo). In realtà meriterebbero di essere descritti tutti perché ognuno di loro è decisamente ben realizzato e interessante, sia nel carattere, sia nelle relazioni che instaura con gli altri personaggi. Anche i cattivi meritano una menzione, specialmente nelle figure di Yoshida Toshimaro (personaggio storico anch’egli, capo della fazione estremista), un malvagio puro, e del giovane Kitamura Suzu, coetaneo del protagonista e animato dagli stessi sentimenti di vendetta. I due ragazzi si assomigliano molto ma alla fine giungono ad una risposta completamente diversa su cosa fare della propria vita per via delle diverse esperienze che maturano nella storia.

I due cattivi principali
Dal punto di vista tecnico è un’opera decisamente di buon livello, con animazioni fluide e un character design classico per uno shōnen.  Il comparto audio completa il quadro narrativo con un doppiaggio sicuramente non trascurabile e con una colonna sonora adatta e coinvolgente, che ben passa dai momenti allegri a quelli drammatici. Non sarà forse la miglior serie che abbia mai visto come realizzazione ma è comunque più che dignitosa.

La squadra in attesa di entrare in azione la notte
dell'incidente di Ikedaya
Una cosa molto particolare dell'anime è il modo in cui riesce a mischiare la parte romanzata con un sacco di particolari aderenti alla Storia (quella con la S maiuscola) reale o con elementi che sono ormai entrati nella leggenda della Shinsengumi.  Con la sua trama lineare (alla fine alcune cose si sanno prima ancora di partire) e un comparto tecnico buono, fa della simpatia travolgente dei personaggi il suo punto di forza, rendendo persino sopportabile anche quell’isterico scalmanato del protagonista. Seriamente, temevo che gli sarebbe venuto un colpo prima di metà serie a furia di gridare e agitarsi in quel modo (o che Hijikata lo ammazzasse per farlo tacere cinque minuti). Il punto più debole dell’opera forse è il fatto che lascia un vago sentore di incompiuto, dovuto al fatto che la serie originale non è attualmente completa (anche se l’arco narrativo si chiude adeguatamente), e che inserisce qualche fillerTutto e anche di più sui filler. Lo consiglio a tutti quelli che vogliano vedersi una bella serie di samurai, con protagonisti dei personaggi famosi come gli uomini della Shinsengumi, tra duelli alla spada e siparietti divertenti .



Opening della serie. Purtroppo è solo l'audio e manca il video ma non sono riuscita a trovare niente di meglio.

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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





28 commenti :

  1. Non ne avevo mai sentito parlare, ma mi incuriosiscono le serie con elementi storici, le trovo anche in qualche modo utili per imprimersi nella mente nomi ed eventi che altrimenti resterebbero solo parole lette da un manuale, imparate a memoria per un esame e poi dimenticate.
    Molto interessante l'approfondimento storico, non conoscevo la vicenda della Shinsengumi, una ragione in più per guardare l'anime.

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    1. Davvero non conoscevi la Shinsengumi? E' un gruppo molto amato in Giappone e moltissime opere ne parlano, da anime seri come Bakumatsu kikansetsu irohanihoheto, a parodie come Gintama, passando da dorama e da semplici citazioni come quella in Host Club. La cosa molto particolare è che vengono ricordati come eroi figure storiche provenienti da entrambe le fazioni che hanno combattuto la guerra.

      Personalmente ho fatto studi tecnico-scientifici, per cui tutto quello che so di storia giapponese è perchè ho visto qualche anime (o letto qualche manga) che ha stimolato la mia curiosità. L'unico piccolo problema di queste serie è che viene dato per scontato che lo spettatore/lettore sappia di chi si stia parlando (un po' come se da noi venisse fatta una serie su Garibaldi, chi sono Anita e Nino Bixio sarebbe un po' sottinteso).

      Tornando alla Shinsengumi è un gruppo che mi è sempre piaciuto moltissimo, specialmente la figura di Hijikata, il demoniaco vicecomandante (era chiamato proprio Oni no Fukuchoo per il modo in cui teneva la squadra con il pugno di ferro, obbligando tutti a rispettare le regole) ^^

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  2. Mai vista nemmeno io. Uiii la fumetteria del mio paese chiude, sigh =__= Dovrò andare dal fumettaro antipatico del corso ... Sob!

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    1. E' una serie carina, merita di essere vista! Caspita, mi dispiace per la tua fumetteria di fiducia, è sempre una rottura doversi servire in un negozio con un gestore antipatico XD

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  3. Ci rimani male se dico che questa serie l'ho droppata dopo una decina di episodi? Non ho mai sopportato il tentativo fin troppo palese di mischiare il genere polpettone storico con atmosfere cazzare tipiche della produzione shounen.

    Se vuoi un anime serio (sotto tutti i punti di vista) ambientato nello stesso periodo ti consiglio caldamente
    La Spada dei Kamui. Un lungometraggio di poco più di due ore, diretto magistralmente da Rintaro (10 frustate a chi non lo conosce) e realizzato tecnicamente con altrettanta maestria. L'unico suo difetto, se tale si può definire, è il fatto di essere un pò datato, si parla dell'anno 1985. Ma, almeno per quanto mi riguarda, fa la sua porca figura anche adesso.

    Se invece ti interessa una rilettura distopica e alternativa dello Shinsengumi non puoi evitare la visione di un altro eccellente film d'animazione, Jin-Roh, una delle massime opere registiche di un grande come Mamoru Oshii.

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    1. A me le atmosfere cazzare piacevano proprio perchè le opere che parlano della Shinsengumi normalmente sono dei drammoni apocalittici (ok, che nella storia vera muoiono praticamente tutti ma a volte ci vanno giù con la mano pesante con le tragedie) mentre questa volta si respira un'aria meno tesa. Anche quella schifezza di Hakuoki Shinsengumi Kitan alla fine riesce a diventare una tragedia che metà basta XD

      Alla fine in realtà le atmosfere divenatano più pesati anche in Peace Maker Kurogane (da metà serie circa in poi) e anche se loro se ne vanno tutti contenti da Ikedaya, tu che li stai guardando sai già che la tosse di Okita e il rifiuto di combattere di Yamanami sono i primi sintomi dell'impellente fine.

      Poi a me la Shinsengumi piace particolarmente, per cui normalmente mi guardo/vedo tutto ciò che trovo che parli di loro ;-P

      La spada di Kamui ce l'ho in caldo nel disco ma devo dire che l'idea che sia un po' vecchiotto per ora mi ha sempre frenata.

      Jin-Roh anche non l'ho visto ma da quello che leggo su wikipedia in comune con la Shinsengumi ha praticamente solo l'appellativo di lupi che viene dato alla squadra

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  4. Fai poco la schizzinosa, donna! XD
    Non puoi evitare la visione di due anime così belli per ragioni così futili. Anche perchè sono entrambi tratti non dal solito manga per mocciosi, ma da romanzi. E sono diretti da gente con gli zebedei quadri, se permetti.
    E poi sono due film, durano quindi relativamente poco. Non hai proprio scuse :P

    Peccato che PM Kurogane l'ho pure cancellato dall'HD, mi sa che recupero il manga in qualche modo. Ma se è sempre uno shounen dubito che avrò tutta questa voglia di colmare questa lacuna.

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    1. Effettivamente con gli anime datati sono un po' schizzinosa, ma è più forte di me. Alla fine quando ne guardo uno effettivamente bello mi viene da scrivere "Nonostante sia vecchio è un'opera che merita" XD
      Comunque vedrò di recuperare quei due (prima o poi) ^^

      In Italia di Peace Maker Kurogane sono stati stampati i primi cinque volumi dalla Star Comics. Lo sto cercando in fiera ma per ora non ho ancora avuto a che fare con un'offerta adeguata alle mie aspettative ^^

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    2. Ahi Ahi Kon...spero che tu sia ancora vivo, dopo esserti rivolto così ad Acalia! XD

      @Acalia: peccato non ci sia la sigla animata: ero curiosa di vedere l'animazione dei capelli, il resto non mi ispira tanto, non è il mio genere come sai...magari potrebbe piacere di più a Panajev

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    3. Sono vivo e vegeto. Segno che Acalia è una ragazza tanto buona e intelligente e che quindi la prossima volta recensirà uno dei titoli da me così umilmente e gentilmente consigliati. XD

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    4. @Clyo: se guardi su youtube è pieno di spezzoni della serie, per vedere l'animazione dei capelli basta anche solo un AMV ^^
      A Panajev potrebbe sicuramente piacere (è un classico shonen), anzi, potrebbe anche averlo già visto/letto (essendo vecchiotto ormai).

      @Kon: sicuramente sono entrambi in lista di visione, appena saranno passati li recensirò (comunque ha maggior possibilità il titolo più recente). In questo momento sto finendo di vedere una nota serie americana (di cui presto parlerò) ;-P

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    5. immaginavo, ma non ho avuto tempo di fare una ricerca su youtube (se no mi ci perdo e non lavoro).. cercherò!

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    6. youtube può essere decisamente insidioso ;-P

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  5. Acalia + nota serie americana = mani nei capelli.

    Vabbè, ma tanto dopo Biker Mice from Mars cosa potrei aspettarmi di peggio? :P

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    1. Oltre che dei Biker Mice ho parlato anche di altre serie americane come The Big Bang Theory, Spartacus e Drawn Together. Non ne guardo tantissime ma ogni tanto qualcuna capita ^^

      Posso solo chiederti di rispondere sotto alla discussione precedente quando aggiungi un commento? (cliccando su rispondi sotto all'ultimo commento) così rimane tutto più ordinato ^^

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  6. Hijikata sembra decisamente gnocco e della Shinsengumi non so quasi niente, eppure non mi ispira l'ennesimo shonen con protagonista insopportabile, neppure se gli altri personaggi valgono.

    Non aslcoltare Kon, la spada dei kamui è davvero vecchio e la cosa pesa anche sul modo di raccontare la storia. Io non ne sono rimasta entusiasta.

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    1. E da quando "anime vecchio" è necessariamente sinonimo di "anime brutto"? O__o
      Ah, mi cadono le braccia quando mi tocca leggere o sentire di storie definite pesanti, quando invece si dovrebbe parlare di regia elaborata e di polso -.-'

      Acalia, non ascoltare Piperita Patty, Kamui no Ken è belliFFimo! *__*

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    2. @Piperita Patty: bisogna assolutamente colmare la lacuna, di titoli interessanti in argomento ce ne sono parecchi. Hijikata (a prescindere dalla versione) rimane il mio personaggio preferito del gruppo. Riesce ad essere figo anche nelle versioni comico-umoristiche (e qui è la mia inner fangirl che scorrazza liberamente) ^^

      @Kon: Il discorso non è quello "anime vecchio = anime brutto" ma che comunque spesso l'età si fa sentire nelle opere di animazione più datate. So che alla fine sono tutti pregiudizi ma capita di notare l'età della pellicola come prima cosa. In ogni caso lo vedrò (appena ho tempo) e poi ne riparliamo ;-P

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  7. Non lo conoscevo.

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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    1. E' una serie molto carina, da recuperare se possibile ^^

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  8. Mi riprometto sempre di leggere qualche manga, i pochi che ho letto mi sono piaciuti davvero moltissimo! Purtroppo lo studio è d'ostacolo sia a letture che anime (recupererò quest'estate). Mi concedo ancora il "lusso" di bighellonare per blog, di tanto in tanto :)

    Non so se sia un'eresia per patite di manga ... ma mi permetto di consigliarti un fumettista italiano davvero geniale, che poco ha a che fare con il Giappone, ma che merita davvero un sacco: http://zerocalcare.it/

    Not-more-serious

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    1. Lo studio è sempre un'ostacolo a qualunque attività di riposo o di cazzeggio. Anch'io arrivo d'estate con la lista di cose da vedere e da leggere a cui non sono riuscita a stare dietro durante l'anno ^^

      Non ti preoccupare, in realtà leggo un po' di tutto, quindi passerò sicuramente a dargli un'occhiata con gran piacere. Grazie per la segnalazione ^^

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  9. Hmmm, mi manca...però, nonostante ci sia la Shinsengumi non mi ispira un gran che =_=
    Per 'sta volta, passo :P

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    1. Non è affatto malvagio, va bene per una visione poco impegnativa e divertente. Non si sa mai, magari prima o poi viene anche il suo turno ^^

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  10. Cara Acalia,
    sono tornata a farmi viva sul web, sei felice? (no, giustamente cosa te ne frega XDDDD)
    Approfitto subito per commentarti questa recensione.
    Purtroppo non ho visto l'anime, ma ho tutto il manga; ho una sorta di psicosi per i manga storici, è una mia fissa, li amo tutti. L'epoca bakumatsu mi piace molto, una tra le mie preferite direi, quindi è chiaro che conoscessi Peace maker Kurogane... Okita ♥

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    1. Bentornata! Mi domandavo dove fossi finita ^^
      Il manga mi piacerebbe proprio recuperarlo ma per ora non sono ancora riuscita a trovare un'offerta adeguatamente conveniente. Anche a me piacciono molto i manga storici (infatti ne ho tantissimi).
      Tra tutti i personaggi della Shinsengumi il mio preferito è Hijikata ♥, mi piace in qualunque versione ^^

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