mercoledì 8 febbraio 2012

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Detective Conan - Impressioni sul manga

Cover del primo volume
Detective Conan (名探偵コナン Meitantei Konan) è un manga disegnato da Gosho Aoyama a partire dal 1994 e conta al momento settantaquattro volumi. Già solo la serie principale è un vero e proprio mastodonte nel panorama dei manga, ma dal 1997 le si è affiancata anche una seconda serie, attualmente composta da trentasette volumi, (Detective Conan Special Cases) che presenta dei casi aggiuntivi, disegnati dagli assistenti dell’autore. Da quest’opera sono anche stati tratti una serie animata che vanta più di seicento episodi, quindici lungometraggi, svariati OAV, ventidue videogiochi e ben tre serie di live action (di cui l’ultima con un cast parzialmente diverso). Ormai è considerato uno dei più importanti manga di sempre, sia per la sua immensa popolarità sia per il fatto di avere un contenuto decisamente originale, data la rarità di fumetti nipponici che trattino il genere giallo

In Italia ha avuto una vita editoriale un po’ travagliata. La defunta Comic Art ne ha pubblicato i primi ventidue volumi, poi è passata in mano alla Kabuki Publishing (morta anche lei dopo aver venduto solo il numero uno) e infine è approdata alla Star Comics. In questo momento la serie principale è praticamente in pari con il Giappone mentre degli Special Cases sono stati pubblicati solo pochi volumi. Leggo sempre con gran piacere le uscite di questo manga di cui compro entrambe le pubblicazioni, anche se devo ammettere che l’originale Detective Conan scritto e disegnato da Gosho Aoyama è molto più brillante della serie satellite.

Dato che ho chiamato questo post “Impressioni” adotterò il sistema dell’alfabeto, come le precedenti puntate su One PieceImpressioni sulla grande serie di Eichiiro Oda, BleachImpressioni finali sulla saga Arrancar e Saint SeiyaImpressioni sulla serie classica, giusto per non fare la solita recensione tradizionale, di cui se ne possono trovare a dozzine in rete.

Il cast della serie. Davanti Conan Edogawa, sulla sinistra il dottor Agasa, Heiji, Kazuha,
Genta, Mitsuiko e Ran,  a destra (da davanti) Ai e Ayumi seguiti dalla polizia
(l'ispettore Megure con gli agenti Sato e Takagi) e Kogoro

Agenti (di polizia): in questa serie compare la polizia giapponese praticamente al gran completo, mostrando propri esponenti per ogni prefettura (i più famosi sono quelli di Tokyo, Gunma, Nagano, Shizuoka, Kanagawa e Osaka) che il buon Conan ha la gentilezza di visitare (praticamente tutte le prefetture raggiungibili da Tokyo in macchina in una giornata, così, giusto per far prendere aria ogni tanto anche al protagonista). Tra tutti non ce n’è praticamente nessuno in grado di fare il proprio lavoro, tanto che sono sempre dei ragazzetti a risolvere i casi più difficili. Normalmente la polizia arriva sul luogo del delitto, fa le rilevazioni del caso sul cadavere, blocca i sospettati e attende pazientemente che il moccioso di turno risolva l’arcano. Dopo i primi volumi della serie gli agenti non si preoccupano neppure più di allontanare gli estranei, ormai hanno capito che è decisamente più comodo lasciar fare a loro.

Shinichi e Ran da piccolo mentre giocano insimene (sullo sfondo le loro mamme).
Ora, Ran dev'essere proprio tonta per non capire che Conan è uguale a Shinichi
Bambino: il protagonista della serie, unico ragazzo bambino in tutto il Giappone a poter risolvere un caso di omicidio o di rapimento. Nel primo volume era Shinichi Kudo, un quasi normale studente delle superiori con il pallino dei gialli dal vivo, un ego stratosferico e tanta voglia di dimostrare alla polizia che non era in grado di fare il proprio lavoro (cosa tra l’altro fondatissima). Purtroppo si impiccia dove non dovrebbe e Gin, membro di una nota associazione criminale (detta con gran fantasia Organizzazione nera), gli somministra una pasticca di APTX4869, un composto sperimentale che lo riduce al formato bambino delle elementari. Ovviamente il ragazzo non si scoraggia e assume l’identità segreta di Conan Edogawa (il nome lo crea unendo quelli di Conan Doyle e di Edogawa Rampo) e si installa a casa di Ran Mori, sua amica d’infanzia e quasi fidanzata. Saranno passati anni dall’inizio del manga e Conan è ancora lì, fedelmente ancorato a casa Mori, senza nessuno che si chieda chi sia, dove siano i suoi genitori o gli presenti il conto di vitto e alloggio. Continua a fare il detective (con gran gioia della polizia) ma per non farsi sgamare dall’organizzazione lo fa di nascosto, anestetizzando uno dei presenti a caso e parlando attraverso un distorsore vocale da dietro una sedia/tavolo/colonna. Nessuno si chiede neanche come mai quando qualcuno deve risolvere un caso debba per forza farlo da accasciato in terra e soprattutto come mai dopo non si ricordi nulla e presenti uno strano male alle chiappe. Le uniche persone che sanno della sua identità sono il dottor Agasa (che l’ha tra l’altro rifornito di armi quasi mortali), Ai Haibara (geniale inventrice del farmaco per bambinizzare e a sua volta in fuga dall’organizzazione in formato pocket), Heiji Hattori (vedere lettera H) e i suoi genitori (due pazzi che seriamente sarebbero da denuncia al telefono azzurro).

Di nuovo tutto il cast che si mette i guanti per non inquinare le prove. Diciamo che
non tutti azzeccano i guanti giusti
Criminali: ogni volta che il povero piccolo Conan mette piede fuori di casa incappa in un anonimo omicida che (magari da anni) sta pianificando il suo tremendo delitto. Le carceri del Giappone nel mondo di Conan (o Conan-verse per gli amici) straripano di gente normalissima che ha deciso di darsi all’assassinio o al rapimento per aver subito un qualche torto più o meno grave nella vita (si va dal leccalecca rubato da piccoli alla strage dell’intera famiglia). Contando che sono stati pubblicati più di ottocento capitoli della serie e che una singola storia ha normalmente circa cinque capitoli si può dire che Conan ha assicurato alla giustizia ben centosessanta tra mogliettine tradite, tranquilli impiegati e comuni studenti che un bel mattino si sono svegliati con il pallino della vendetta fai-da-te. Non male per uno che passa metà della sua giornata all’interno di una scuola elementare!

Conan intento a sfruttare i Detective Boys come forza lavoro. La bambina bionda
è Ai, la mora Ayumi, Genta è il ciccione e quello con la camicina azzurra Mitsuiko

Detective Boys: un protagonista non è tale senza la sua banda di amichetti al seguito a cui mostrare le proprie abilità superiori. I seguaci di Conan sono quattro: Ai Haibara, che in realtà è una geniale dottoressa e si abbassa a fare la spalla al mini-detective per cercare di sopravvivere all’organizzazione in nero, Ayumi Yoshida, bimba carina e tenerosa tanto innamorata di Conan (che per la cronaca non è interessato, non essendo pedofilo), Genta Kojima, quello grande grosso e molto poco furbo (perché ci vuole sempre un ciccione idiota) e Mitsuiko Tsuburaya, quello che prima dell’arrivo del protagonista era l’intelligentone del gruppo (non che ci volesse molto) e adesso rode come pochi. Normalmente il ruolo di questi quattro (Ai compresa) è quello di cazzeggiare intorno a Conan e disturbarlo mentre lui risolve un caso intricatissimo, spaventarsi (per dieci secondi) al ritrovamento di un cadavere e scroccare pasti al dottor Agasa.

Espedienti astuti: Messi in pratica dai criminali in questo manga, sono dei veri e propri piani machiavellici degni di un autentico genio del male professionista. A volte sono realizzati nel corso di anni, attendendo pazientemente che determinate condizioni combacino perfettamente, in modo da creare un puzzle praticamente impossibile da risolvere. In pratica il manga di Detective Conan è un’immensa enciclopedia del crimine quasi perfetto, ideale per prendere spunto in caso di bisogno.

Conan e Ran con l'agente Shuichi Akai dell'FBI, presunto morto carbonizzato
(ma non ci giurerei troppo)

FBI: dato che non bastava la polizia nipponica al gran completo a prendere lezioni di investigazione da un bambino di sette anni scarsi, Gosho Aoyama decide di inserire nel plot principale (quello degli uomini in nero, dopo ne parliamo) anche l’FBI. Compaiono una manciata di agenti tra cui il solito capo burbero ma buono, un’agente donna infiltrata (nella scuola di Ran, guarda che combinazione non ci avrei mai pensato!), uno che pare sia morto (era l’unico realmente abile del gruppo) e uno ambiguo (tanto per creare suspense).

Gosho Aoyama: autore del manga e uomo fornito di una fervida immaginazione in campo di indovinelli e problemi da risolvere. Finché quest’uomo avrà successo a stupirmi con i suoi trabocchetti ingegnosi continuerò a leggere Conan con gran piacere. Il giorno che comincerò ad annoiarmi e non mi interesserà più scoprire il piano dell’omicida di turno smetterò di leggere questa serie perché vorrà dire che Detective Conan non avrà più nulla da raccontarmi.

Conan con Heiji Hattori, suo grande amico e praticamente sosia (è identico a Shinichi)

Heiji Hattori: visto che un detective superdotato non era sufficiente viene introdotto anche un altro liceale con la mania delle investigazioni poliziesche (e con un’amica d’infanzia manesca al seguito, che faccia coppia con la cara dolce Ran). Compare nel decimo volume in trasferta da Osaka come avversario di Shinichi, ma ben presto è costretto ad ammettere la sua inferiorità e diventa un ottimo amico del suo ex-avversario. Nelle storie in cui lui compare si scatena una specie di gara alla deduzione più rapida tra lui e Conan, che per una volta non deve addormentare nessuno per le spiegazioni finali dato che Heiji conosce il suo segreto (ed è anche uno dei pochi che c’è arrivato da solo senza tante cerimonie). Heiji è uno dei personaggi che più mi piacciono nella serie e amo sempre le storie in cui compare.

Indizi: per quanto meticoloso e ben preparato il piano del killer possa essere, sicuramente verranno lasciati in giro alcuni piccoli ma fondamentali indizi. Conan (o Heiji, o un altro adolescente/bambino random) passeranno e li troveranno, arrivando a ricostruire tutto quello che è successo. Se l’assassino fosse per caso stato abbastanza accorto da non tradirsi ci penserà il morto a lasciare un codice cifrato che solo i nostri giovani eroi riusciranno a decrittare (la polizia come al solito attenderà fiduciosa o al massimo parteciperà come valletta allo show finale).

La polizia della squadra di Tokyo: da destra l'ispettore Juzo Megure, Wataru Takagi,
Miwako Sato, Ninzaburo Shiratori, Chiba,Yumi Miyamoto 

Juzo Megure: ispettore capo della capo della Prima Squadra della Polizia Metropolitana di Tokyo (per gli amici la omicidi) ed ex-collega di quel gran fagnano patentato di Kogoro. In realtà non muove un dito da anni, visto che sulla scena di ogni assassinio c’è sempre prima di lui un certo bambino occhialuto e farfallino dotato a fare il suo lavoro. Normalmente arriva, constata il decesso e poi cazzeggia quel tanto che basta a far risolvere a qualcun altro il caso. All’inizio cercava di far in modo che bambini ed estranei non inquinassero la scena del delitto ma, resosi conto che era tutta fatica sprecata, ultimamente si limita a prendere ordini da un settenne insieme a tutti i suoi colleghi.

Quando c'è da cazzeggiare, Kogoro c'è sempre

Kogoro Mori: Scansafatiche, ubriacone, tabagista, amante del gioco d’azzardo e delle belle donne, Kogoro è una delle peggiori figure paterne di sempre nel panorama manga ed è anche uno dei più scarsi investigatori mai visti. Prima dell’arrivo di Conan era probabilmente sull’orlo della bancarotta dato che da solo non è neppure in grado di risolvere il mistero di chi ha finito le patatine fritte con a disposizione un paio di mani unte (le sue) e uno strano sapore salato in bocca. Con l’arrivo del moccioso arrogante, però, la sua vita diventa immensamente facile. A lui basta essere presente sul luogo del delitto e poi, non si capacita ancora bene come, il cliente lo paga profumatamente per aver risolto il caso. Kogoro non si crea problemi, continuando felicemente a spendere tutti i suoi soldi in alcool, sigarette e corse dei cavalli, tanto mica li guadagna realmente lui.

L'inconfondibile e inafferrabile ladro illusionista Kaito Kid
Ladro: Kaito Kid (letteralmente ragazzo ladro) è il protagonista di un’altra opera di Gosho Aoyama ed è un ladro gentiluomo che si veste come una specie di Tuxedo Kamen che ha sbagliato candeggio, senza rose e con monocolo. Il risultato è una figura che si vede benissimo di notte ma, grazie alla sua abilità nel mascherarsi (può impersonare chiunque, adulti,bambini, donne, uomini, animali, muri) riesce sempre a fuggire. Ruba oggetti preziosi per scoprire (non so come) i mandanti dell’omicidio di suo padre e prima di farlo manda un biglietto per annunciare il furto (amante delle sfide estreme o estremamente pirla? Ai posteri l’ardua sentenza). Gli unici due che lo mettono seriamente in difficoltà sono Shinichi Kudo (anche se una volta si è fatto brutalmente infinocchiare da un Kaito vestito da Ran) e Saguru Hakuba (un altro geniale investigatore liceale con troppo tempo libero, e siamo a tre), che continuano a dimostrare il teorema dell’inutilità della polizia giapponese in questo manga, estendendolo alla sezione Furti.

Qualcuno sta per essere addormentato da Conan

Medicinale sonnifero: viene inoculato da Conan attraverso aghi piccolissimi sparati dal suo orologio (che ha anche un mirino di precisione per ottimizzarne le prestazioni). Ogni volta che c’è un caso da risolvere il bambino si apposta dietro la propria vittima controfigura e la colpisce con uno di questi aghi. Nel giro di pochi secondi il malcapitato verserà in stato di totale incoscienza, così Conan potrà iniziare ad imitarle la voce con il papillon/distorsore vocale (roba che Sevoftarta di Angel Sanctuary è un principiante) per far finta di non essere lui la mente geniale che ha risolto il caso. Il suo bersaglio preferito è il buon Kogoro (che ormai si è fatto una fama e non ci fa neppure più caso, anche se ha le chiappe piene di lividi) e Sonoko, l’amica scassa balle di Ran (un’altra con il QI di una nocciolina americana). Nessuno si domanda mai come mai questi debbano accasciarsi prima di poter risolvere il caso? E poi, come diavolo facciano a parlare con la bocca chiusa? Tra l’altro Conan ha sempre una fortuna assurda, la gente che anestetizza crolla sempre compostamente svenuta invece di collassare al suolo (come avverrebbe nella realtà: don’t try this at home)!

Il cast impegnato a zittire qualcuno

Nomignoli: in questo manga non sei nessuno se non hai almeno uno stupido nomignolo, per cui avremo: Il detective liceale (Shinichi quando non ha voglia di tirarsela troppo), l’Holmes del nuovo millennio (Shinichi quando invece è in vena di darsi delle arie), l’allievo di Holmes (un insgamabile Conan che cerca di farsi identificare in mondo visione), il detective dell’Ovest (Heiji che viene ribattezzato così con la stessa simpatia con cui uno potrebbe essere chiamato il detective terrone, tra l’altro rimarcando in continuo che è di Osaka), il ladro gentiluomo (Kaito Kid quando aiuta le vecchiette ad attraversare la strada e non rutta in pubblico), Kogoro il dormiente (Kogoro quando risolve i casi, normalmente dorme perché Conan l’ha prontamente narcotizzato per fare il suo show) e la regina del giallo (Sonoko, anche lei vittima dell’orologio spara-aghi sonniferi di Conan). Proporrei altri nomignoli del tipo il ladro puzzone (Kaito Kid quando non si lava il costume), il detective scroccone (Conan quando riceve da Ran un’ingiunzione a pagarsi il vitto), il professor pezzente (Agasa che ha finito i soldi sprecandoli in invenzioni inutili come il papillon che modifica la voce di Conan) e soprattutto Kogoro l’ubriacone (quando finalmente Kogoro russa della grossa senza l’aiuto di Conan).

Una parte dell'Organizzazione Nera, il biondo in prima fila è Gin
Organizzazione Nera: sono i cattivi del plot principale, una banda di pazzi con l’hobby dell’omicidio creativo e una gran voglia di spedire il protagonista un paio di metri sottoterra. È l’organizzazione malvagia per eccellenza, oscura, misteriosa e perfetta per ogni caso, dato che tra le sue fila si contano criminali di ogni genere (da killer prezzolati a contrabbandieri, passando da truffatori a rapinatori). Ognuno di loro si chiama con il nome di un liquore (Gin, Vodka, Vermouth, Sherry, ecc) e normalmente lavora in coppia con un collega (come i carabinieri). In realtà non sanno ancora che Conan e Ai sono i loro bersagli ma se i due continuano a mettersi in mostra in questo modo prima o poi ci arriveranno anche loro. L’unico difetto di questa perfetta Organizzazione criminale è il fatto che compaia molto raramente nel manga e che quindi la storia principale proceda lentissimamente, intervallata da casi slegati con un rapporto uno a dieci.

I Detective Boys (e Ran) davanti alla cinquecento del professor Agasa, pronti
per scroccare un'altra gita

Professore: Agasa è un geniale e pingue inventore amico di Shinchi, fornitore ufficiale di tutti i pericolosissimi giocattoli che il detective bambino si porta dietro per nascondere la sua identità, tra cui le spille radar, gli occhiali da spia, le scarpe con jet incorporato (tira certe pallonate che spediscono la gente dritta all’ospedale), l’orologio spara-aghi e il famigerato papillon che modifica la voce. Ha anche la cattiva abitudine di spalleggiare Conan, portandolo in giro (spesso con tutta la banda dei Detective Boys dietro) a risolvere misteri, quando Kogoro è impegnato o non disponibile (leggi ubriaco marcio). A casa sua si installa la piccola e dolce (ma quando mai) Ai dopo che si è auto-trasformata in una bambina, invischiandolo allegramente anche in quella brutta storia dell’Organizzazione Nera. In pratica è un personaggio che viaggia con un bersaglio disegnato sulla schiena. Prima o poi farà anche lui una brutta fine.

Quoziente Intellettivo : in questo manga i personaggi hanno un Q.I. assolutamente non equilibrato, o sono dei veri e proprio geni, capaci di ordire o risolvere rompicapi complicatissimi senza sforzo, o sono dei poveri mentecatti senza cervello. Le mezze misure non esistono mai, in ogni caso il personaggio deve essere fuori standard. In generale si può osservare che criminali e detective adolescenti appartengono alla prima categoria mentre la polizia (sempre lei) e gli altri personaggi principali appartengono alla seconda. Non è per infierire, ma Ran ancora non si è accorta che Conan è Shinichi, e lui fa veramente di tutto per farsi sgamare, compreso rispondere al cellulare con la voce sbagliata!

Ran ai tempi in cui usciva con Shinichi (diciamo ai tempi in cui Shinichi aveva la sua età)
Ran Mori: quasi fidanzatina ufficiale di Shinichi, figlia di Kogoro Mori, vive con Conan da ormai parecchio tempo e lo tratta alla stregua di un fratellino che è sempre esistito (anche se, ricordo, Conan non è suo fratello e non possiede neppure dei documenti, per cui dal punto di vista legale non esiste). Violenta e risoluta è un’esperta karateka in grado di atterrare un criminale a mani nude senza alcuno sforzo, ma scappa terrorizzata sentendo delle banali storie di fantasmi. Desidera far rimettere insieme suo padre con sua madre ma tutti i suoi tentativi (uno peggio dell’altro a onor del vero) finiscono in un nulla di fatto. Ancora non ha capito di convivere con il suo presunto ragazzo per cui tutte le volta che lo vede in formato adulto (rarissime) o gli parla al telefono lo sgrida in modo molto aggressivo per poi mettersi a piangere come una stupida. Conan di contro ne approfitta per sbirciarle sotto la gonna appena può, sfruttando la sua altezza ridotta.

Sonoko, Conan e Ran in costume piratesco
Sonoko Suzuki: amica del cuore di Ran, arrogante e ricchissima è una che si sente sempre una spanna sopra il prossimo. Si crede anche una grande investigatrice perché Conan ha l’abitudine di addormentarla quando non ha sottomano il caro vecchio Kogoro, con il risultato che quando prova a risolvere un caso da sveglia non fa altro che allargare la sua personalissima collezione di figuracce (tipo che pure Ran le fa notare che il suo ragionamento non fila). Passa il suo tempo a cercare il principe azzurro, spesso sbattendosene di avere un fidanzato reale esperto di arti marziali (ma tanto questo vive all’estero per cui chi lo vede mai).

Terribili: i genitori del povero Shinichi. Vedendo come sono si capisce molto sul perché il figlio sia venuto su così poco normale. Yusaku Kudo (il padre) è un celebre scrittore di gialli mentre la moglie Yukiko Fujimine è un’attrice di fama internazionale. Sono due scriteriati che abbandonano il figlio di pochi anni per seguire le rispettive carriere, lasciandolo pascolare autonomamente in una casa gigantesca. In pratica lui è uno strano tizio con il pallino per i misteri (sai la novità) mentre lei è una pazza che gira il mondo a piacimento e che cerca sempre di mettersi in un mare di guai. Il piccolo Shinichi ha preso ovviamente entrambe le caratteristiche dei genitori, risultando un ragazzo sprezzante del pericolo e amante dei misteri. Il risultato è che si trova bambinizzato con una feroce associazione terroristica alla calcagna. Quando i genitori modello lo scoprono cosa fanno per aiutarlo? Ma ovvio, lo rapiscono facendo finta di essere dell’Organizzazione Nera per metterlo in guardia, ottenendo come risultato secondario di fargli perdere almeno dieci anni di vita per lo spavento. Veramente, peggio di loro ci sono solo i padri creati dalla Takahashi.

Conan minaccia un criminale con il suo pallone da calcio

Ultrapotente: Un’altra arma non convenzionale che il professor Agasa regala a Conan sono un paio di scarpe con un meccanismo speciale per cui i calci che tira sono ultrapotenti. In caso di pericolo il bambino non dovrà far altro che far comparire dal nulla un pallone da calcio e scagliarlo alla velocità del suono verso il proprio avversario, colpendolo con precisione millimetrica in faccia. Se un uomo con una pistola incontra un bambino con un paio di scarpe-jet, l’uomo con la pistola è un uomo ricoverato in traumatologia.

Vittime: quelle di omicidio sono sempre degli esseri spregevoli, bastardi senza cuore o a loro volta assassini, che cercano in ogni modo di meritarsi una ingloriosa fine. Provocano, insultano e maltrattano il maggior numero possibile di personaggi, in modo da creare una quantità spropositata di plausibili sospetti di omicidio. Normalmente l’assassino sembra che abbia quasi fatto un favore all’umanità facendo fuori questi soggetti poco raccomandabili. Al contrario le vittime di rapimento sono sempre creature buone e tenere (spesso bambini) che vengono sequestrate per i più ignobili motivi ma per loro fortuna arriverà Conan a salvarli, interpretando correttamente i pochissimi indizi disponibili, normalmente ancora meno di quelli dei casi di omicidio.

Questa volta tutti in posa con le lenti di ingrandimento

Wataru Takagi: l’agente più sottomesso dell’intera polizia nipponica, uno che neppure si lamenta più di prendere ordini diretti da un nanerottolo che potrebbe essere suo figlio da cui viene sempre impiegato per le più imbarazzanti dimostrazioni a fine episodio. È innamorato da sempre dell’agente Miwako Sato che lo ricambia sentitamente. Per mezza serie è stato troppo timido per dichiararsi ma adesso pare che i due stiano cominciando ad uscire insieme, anche se lei lo spadroneggia (ma quest’uomo è un natural born zerbino, per cui non si fa alcun problema).

Zona di sfiga nera: quella che circonda Conan, ovunque lui vada scatta la tragedia. Almeno quando era adulto andava lui appositamente sulle scene del crimine, adesso invece avviene il contrario, la scena del crimine va da lui (per la serie, se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto). Che si trovi al ristorante, in biblioteca o a sciare ci scappa di fisso il morto. La polizia giapponese prima o poi gli richiederà di segnalare ogni suo spostamento, in modo da poterci mandare dei rinforzi preventivi. Oltretutto bisogna anche notare che porta una sfiga nerissima anche agli assassini, che vengono sempre scoperti per il suo intervento. L’unico per cui è un portafortuna è quel lavativo patentato di Kogoro.

... e poi tutti di corsa verso la prossima scena del crimine!
esiste anche un cross-over con Lupin III
chiamato Lupin III vs Detective Conan
Ho conosciuto questa serie molti anni fa vedendo in televisione il primo episodio dell’anime (un’evenienza più unica che rara, dato che non ho praticamente mai guardato i cartoni della fascia di pranzo di Italia 1) e ha subito catturato la mia attenzione con i suoi misteri e i suoi personaggi simpatici. Qualche tempo dopo ho deciso di prendere il manga (ho anche il volume uno della Kabuki Publishing, diverso dagli altri), dove ho ritrovato tutto il giallo dell’anime con in più il disegno del maestro Aoyama, dotato di un character design originale e particolare (non fosse per quelle orecchie gigantesche che hanno tutti i suoi personaggi), unito ad una cura maniacale per le ambientazioni e i dettagli. In generale so che a qualcuno potrebbe essere indigesta la figura del piccolo Conan (investigatore so-tutto-io), ma personalmente non posso far altro che consigliare questa lettura agli appassionati di gialli o a quelli che vogliano leggere un manga diverso dal solito. Forse l’opera intera tutta insieme potrebbe essere pesante ma un volume al mese è decisamente piacevole.


Per non farci mancare nulla aggiungo anche le due sigle italiane. Dato che non l'ho mai guardato in giapponese (tranne mezza puntata di cui non ho capito nulla quando ero a Kyoto) e che ci sono qualcosa come tretatrè opening originali (non sto scherzando) mi limito ad inserire le nostre versioni.

La prima devo ammettere di apprezzarla abbastanza (sarà l'effetto nostalgia a fregarmi) ma almeno si vede che chi l'ha scritta si è guardato almeno i primi due episodi della serie e poi il sound, anche un po' tamarro, non è malvagio (ok, lo ammetto, mi piace).


E questa invece è la sigla nuova. Devo dire di averla trovata abbastanza deprimente rispetto alla precedente, ha le solite rime baciate da quarta elementare e un ritmo da ospizio. 

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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





32 commenti :

  1. Io ho paura di Conan... xD

    Io non seguo il manga, ma qualche episodio sulla Merdaset l'ho visto ed è un'anime che merita (il numero degli episodi lo conferma). Ma mi sono sempre chiesto una cosa: come fa un manga giallo con una trama di fondo "semplice" a durare così tanto? Lo sceneggiatore è sicuramente un genio fuori dal comune ed ha tutta la mia stima. Io cmq un manga del genere non riuscirei mai a recuperarlo e leggerlo dal principio, ma è uno dei generi che mi piace.

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    1. Se Conan funziona come manga da così tanti anni (quasi venti) è solo perchè l'autore riesce ad imbastire delle belle storie sempre nuove e intricate. Nonostante tutto al lettore viene ancora voglia di mettersi lì e cercare di capire quello che è successo.

      I manga con una storia collegata di solito amo molto leggerli tutti in un colpo, per avere una visione d'insieme dei personaggi e della trama (per dire pensa come sarebbe figo leggere One Piece in un'unica soluzione a manga finito). Conan è invece uno di quei pochi manga per cui apprezzo le uscite dilazionate nel tempo, così non stufa ^^

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  2. Non sapevo fosse così famoso da farci pure i giochi, ecc.. Come al solito ho visto solo alcune puntate, ma ho perso interesse quando la storia si complica al di là degli episodi perché mi mancava sempre una parte.
    Heiji Hattori mi piace un sacco, dovrebbe essere lui il protagonista al posto di Conan :P, invece trovo superflua Ai. I genitori, come in buona parte delle serie giapponesi che ho visto, sono dei pazzi (quindi tutto nella norma).

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    1. Premettendo che i giapponesi fanno i videogiochi di praticamente tutto, Detective Conan ha avuto un successo strepitoso (pensa al cross-over con Lupin, quello sì che è una cosa particolare). In realtà la storia principale si è complicata nel corso degli anni ma i singoli casi possono essere visti senza problemi anche senza conoscere le vicende dell'Organizzazione Nera, per cui se ti capita qualche episodio in tv non ti preoccupare.

      Ai è quasi sempre superflua, tranne appunto nel filo narrativo principale perchè è una specie di jolly che alla bisogna è in grado di far diventare Conan Shinichi (per piccoli periodi di tempo), salvandolo da situazioni potenzialmente pericolose ^^

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  3. La tua recensione mi ha fatto sbellicare.
    A parte l'odio per il moccioso però ho problemi a leggere/guardare anime e manga in cui la trama evolve troppo lentamente. Mi sono stufata delle storie che seguono sempre lo stesso schema, preferisco la narraione continua.

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    1. Conan è da guardare a piccole dosi, così non ti fa venir voglia di ucciderlo e non si va in sovraccarico da gialli intricati. In realtà bisognerebbe prendere per dato di fatto che la storia principale non progredisce affatto, accogliendo poi con gioia e sorpresa gli episodi che effettivamente la fanno avanzare ^^

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  4. Che recensione fantastica, cogli perfettamente lo spirito della serie!
    Io lo seguo più o meno da sempre in tv, dato che lo passavano proprio a ora di pranzo, ma devo ammettere che dopo un po' ha smesso di appassionarmi per la scarsa credibilità e il ritmo lento. Insomma, io sono curiosa di sapere come va a finire con l'Organizzazione!
    Tra i personaggi anche io amo Heiji, le ragazze in generale sono tutte un po' scemotte invece.
    Però mi piacerebbe un sacco avere la strumentazione di Conan, può sempre essere utile.

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    1. Grazie mille ^^ Come dicevo a Piperita Patty bisogna dare per scontato che la serie non proceda proprio, così quando finalmente va avanti è una bella sorpresa.
      Heiji è il milgiore della serie, dall'episodio in cui compare dà una ventata di freschezza in più alla serie (adoro le doppie sfide con Conan) ^^

      Effettivamente il punto debole dell'opera sono proprio i personaggi femminili, quasi tutte oche e molto fragili (anche quelle che se la menano da super donne come Ran e Sonoko, alla fine cercano solo un uomo che le protegga e le coccoli). Forse l'unica che si salva è Vermouth dell'Organizzazione Nera, che per adesso mi è sembrata una vera tosta come poche ^^

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  5. Mi aggiungo alla schiera delle Conan-addicted,anche se ho più di qualche dubbio di essere in reatà fissata con qualunque essere umano dimostri di portare una sfiga più nera della pece,da Jessica Fletcher in poi;il manga io me lo sono andata coscientemente a cercare quando aveva già una cinquantina di volumi perchè amante dei gialli,dell'anime invece ho visto solo qualche episodio relativo ai casi che mi erano piaciuti di più nel manga.
    Aoyama ha tutto il mio rispetto e la mia ammirazione per la fantasia e la bravura che dimostra da anni nell'imbastire casi di solito interessanti e ben congegnati,anche se riflettendoci è abbastanza assurdo che la trama principale proceda così lentamente.
    Parlando degli altri personaggi,io ero convinta che Ran avrebbe sgamato immediatamente Conan,dal momento che a parte gli occhiali è Shinichi piccolo al 200%,e invece i suoi momenti di dubbio sono un evento più raro del passaggio della cometa di Hale-Bopp,ed oltretutto in tali occasioni non è che Shinichi/Conan debba darsi particolarmente da fare per rispedirla nel suo cosmo di beata ignoranza;il mio preferito è forse Heiji,insieme a Vermouth e ad Akai,ma soprattutto ho una vera adorazione per la sboronaggine del protagonista xD

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    1. Pensa che io non ho mai avuto il coraggio di rileggere tutta la serie dall'inizio. Un pochino alla volta la trovo estremamente piacevole ma tutta insieme non ce la farei mai a finirla.
      La trama principale è ben più che assurda anche perchè bisogna contare che passano le stagioni (gli anni ormai direi) e i nostri eroi non crescono di un giorno, se Aoyama avesse seguito un filo logico realistico ormai i bambini dovrebbero essere perlomeno al liceo XD Ad un certo punto però è talmente bravo ad imbastire i delitti che questi particolari passano in secondo piano.

      Ran è veramente terribile, oltre ad essere veramente troppo tonta è anche una piagnona assurda e tutte le volte che vede il povero Shinichi dal vivo gli pianta una scenata galattica, specialmente se non è un momento opportuno. Invece di Heiji direi che possiamo praticamente aprire un fan club, su di lui sono usciti solo giudizi positivi ^^

      Sai che alla fine anche a me non dispiace Conan? Tra i personaggi principali trovo Ai decisamente più insopportabile e supponente di lui ^^

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    2. Quando mi sono lanciata nel recupero ero curiosa,ma anche praticamente sicura che ad un certo punto sarei morta di noia,e invece non ho avuto nessuno scompenso di quel genere,malgrado mi sia sciroppata un sacco di volumi tutti insieme,il che secondo me è un'altra prova della bravura dell'autore.
      Comunque ho patito anche una lieve crisi di saturazione,in seguito comunque superata,dopo la quale mi regolo concedendomi Conan a dosi più piccole.

      Se qualcuno apre veramente il fan club di Heiji io m'iscrivo all'istante,e voterei anche una petizione per liberarlo da Kazuha,che non sarà ai livelli di Ran,ma è una discreta piaga pure lei...

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    3. Io vorrei sempre darmi alla rilettura ma non ho mai avuto il coraggio (ma prima o poi succederà, bisogna solo avere pazienza e cogliere l'occasione giusta), anche perchè del plot principale ricordo la trama ma non tutti dettagli (che invece in un'opera del genere sarebbero anche importanti). In ogni caso anche per una rilettura credo che attuerò il metodo delle piccole dosi ^^

      Ci sarà un motivo per cui Kazuha e Ran diventano subito amicone per la pelle: tra piaghe si apprezzano! Tornando ad Heiji uno dei miei episodi preferiti è quello dove raccontano come lui e Shinichi si sono conosciuti per la prima volta (senza saperlo, quello delle piste da sci), era ovvio che il mistero l'avrebbe risolto il protagonista ma rimango dell'opinione che se Heiji non avesse dovuto occuparsi di Kazuha (tanto per cambiare) e Shinichi non fosse stato aiutato, sarebbe stato perlomeno una parità ^^

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  6. Ecco un'altra serie che non leggerò mai, anni fa avevo preso i primi volumi, ma come al solito le serie infinite proprio non le digerisco. Ho riso con gusto nello scoprire che esiste anche una "2° serie" parallela.. sono pazzi :D

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    1. Tra serie ufficiale e Special Cases, Detective Conan conta più di cento volumi (per adesso, sono entrambe in prosecuzione), ci vuole molta calma e pazienza per digerirlo fino in fondo. Anche perchè bisogna contare che la seconda serie è composta unicamente da investigazioni e non fa avanzare il plot principale di una singola pagina ^^

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  7. A me piace l'anime di Conan perchè è un bel passatempo ma non mi impegnerei col manga... ahahahah! Finirei per odiarlo! :p

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    1. Effettivamente per apprezzare il manga bisogna avere tanta pazienza, anche perchè c'è veramente una montagna di materiale da leggere ^^

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  8. *__* adoro il Detective Conan... e poi io assomiglio a lui. Lui è me versione Manga :P

    Grazie mille per il bel commento, CIAO!!!

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    1. Nel senso che sei basso e con gli occhiali tondi o che quando vai in giro succedono gli omicidi? ;-P

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  9. Certo che hai un modo incredibile di raccontare/spiegare/illustrare le cose! Ma come fai?
    Beh, allora Conan mi stava un po' sulle balle perchè vedevo qualche puntata a caso e non ci capivo niente. Poi ho iniziato a guardarlo con un po' di costanza (anche perchè spezzettavano la storia in due o più puntate) e quando finalmente ho iniziato ad affezionarmi che succede? Mi interrompono la serie!

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    1. Grazie mille, ho sempre un po' paura che questi post lunghi alla fine non li legga nessuno ^^
      A me invece ha colpito fin dal primo episodio (cioè, scherziamo, una serie di cui vedo il primo episodio di Mediaset, è praticamente l'unica della mia vita! Non poteva non colpirmi) ma su Italia 1 non sono praticamente mai riuscita a guardarlo (orari sbagliati). Quando ho deciso di fare la serie ho scoperto con disappunto che la Comic Art era fallita dopo averne stampato solo la prima parte. XD
      Credo che in Italia il destino di questa serie sia decisamente travagliato ma con il successo che sicuramente su Mediaset metteranno anche gli episodi successivi ^^

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  10. Ho visto ''qualche'' episodio dell'anime che venne mandato in onda in tv (cosa stranissima da parte mia XD). Ad essere sincera, e non odiarmi ^^ (lo sai che sono inesperta e quasi-allergica agli anime/manga... pardon :P), dicevo ad essere sincera, rimasi un pò interdetta dall'anime... Se ben ricordo, il momento in cui veniva svelato il mistero (per carità, sempre soluzioni geniali) era privo di anticipazioni... nel senso che giungevi alla fine della puntata senza aver capito nulla (almeno per quanto mi riguarda XD)... avrei preferito, ecco, che in un certo qual modo il piccolo Conan mi sfidasse in una gara di ingegno lasciandomi degli indizi che avrei potuto decifrare, ma senza accanita serietà, ma con gioia e divertimento, giungere alla fine della puntata e dire: è successo così!! Ma la verità è che questo genere di storie (parlo anche di romanzi e di drama) fa di tutto per farti brancolare nel buio, e stupirti poi alla fine. Io, però, la mio canto, preferirei partecipare attivamente all'indagine!! :)
    Ovviamente è solo un modo di vedere le cose.
    Quanto a te Acalia, continua così!!! (p.s mi piace l'opzione della recensione tramite alfabeto!!!)
    Ganbare!!! <3

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    1. Innanzitutto non ti preoccupare, qui ognuno è liberissimo di esprimere le sue opinioni e se a te la serie non piace alla fine ai gusti non si comanda. Sei liberissima di schifarla, anzi trovo sempre interessante l'analisi di opere che a me sono piaciute (oppure no) da parte di persone che non la pensano come me ^^

      Effettivamente non sempre è facile capire la soluzione prima che Conan la spieghi (mi frega quasi sempre, e se ci azzecco quasi sempre è per colpo di fortuna). Secondo me questa è una delle cose più interessanti (contando che io ho anche il manga in mano, per cui posso tornare agevolmente indietro a controllare indizi e ragionamenti) perchè dimostra come Gosho Aoyama sia capace di sfornare storie sempre originali e imprevedibili. Credo che se cominciassi a capire sempre al volo il meccanismo che l'autore mette in scena per il delitto smetterei di leggere il manga perchè non avrebbe più nulla da dirmi ^^

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  11. In passato mi sono permesso di fare una Sfida sul Detective Conan.
    Logicamente è ironica, ho molta stima per il piccolo investigatore.
    Nella sfida si doveva scontrare contro La Signor in Giallo!
    La gente l'ha fatto vincere... poi alla Battle Royale ha perso. Va bhe succede.
    Oh... cmq bel post! ;)
    Ottima rece/impressione!

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    1. Grazie mille ^^
      L'ho vista quella sfida (anche se non ho fatto in tempo a partecipare). Nella realtà (o meglio nel Conan-verse che parlare di realtà discutendo di personaggi di manga è sempre molto relativo) Conan avrebbe battuto tutti per abbandono degli avversari (metà morti e metà in prigione con un'accusa di omicidio) ;-P

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  12. Come sai, non conosco quest'opera e a pelle, Conan non lo posso soffrire =_= Mi sa di saputello rompiscatole :P

    Leggendo il tuo post ho scoperto un sacco di cose che non sapevo, cosa non strana visto che non ho mai letto il manga, nè visto l'anime (600 episodi?! O_o) o il drama :P
    La cosa che più mi ha colpita è il fatto che lui sia uno studente delle superiori rimpicciolito da una pasticca XD Ho sempre creduto fosse un gagno con manie di grandezza =_=
    Kogoro mi sta simpatico a vista XD
    Il ladro Tuxedo-Kamen sbiadito mi fa tanto Occhi di Gatto XD

    Ma davvero l'hanno dato in tv? O_o
    E soprattutto, riacquisterà mai le sue sembianze originali? Hai scritto che ogni tanto ritorna normale...come accade 'sta cosa? Perché non dura?

    Apprezzo moltissimo questa tua tipologia di post perché si vede che ci metti tempo e passione. Fare delle considerazioni usando le lettere dell'alfabeto è una bella sfida e tu la vinci sempre ^_-

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    1. Innanzitutto grazie mille ^^ Sono felice che questi post più impegnativi siano apprezzati ^^

      Un po' saputello e rompiscatole Conan lo è, ma alla fine è ben più che tollerabile, anche perchè senza di lui nessuno risolverebbe i casi. Dato che normalmente fa finta di essere un comune bambino delle elementari (per non giocarsi la copertura con l'Organizzazione Nera che lo vuole morto) quando deve spiegare quello che è successo è sempre un casino (o addormenta qualcuno o cerca di far capire a chi di dovere cosa sia successo). E' un handicap non indifferente per uno che fa il detective.

      Non si sa il protagonista ritornerà ad essere Shinichi (il suo alter ego "grande") perchè la serie è ancora in prosecuzione e ho idea che finchè Gosho Aoyama riuscirà ad avere spunti per nuovi casi il caro Conan rimarrà in formato poket. Ai Haibara, la bambina che in realtà è la dottoressa che ha sviluppato il farmaco per bambinizzare, sta studiando un antidoto ma per adesso è riuscita a realizzare solo alcuni prototipi che durano una manciata di ore e che Shinichi deve usare con il contagocce perchè rischia di assuefarsi e che non funzionino più (con il risultato che rimarrebbe Conan per sempre).
      In più una volta era riuscito a innescare una reazione involontaria che l'aveva fatto tornare grande bevendo un liquore mentre era influenzato. Purtroppo è durata pochissimo e non è mai più avvenuta. Di solito sfrutta queste occasioni per farsi vedere da Ran e dimostrarle che è effettivamente ancora vivo ^^

      L'hanno dato su Italia 1 per un sacco di anni all'ora di pranzo e probabilmente lo trasmetteranno anche negli anni a venire ^^

      Effettivamente Kaito Kid ricorda un po' Occhi di gatto anche se l'autore dice di essersi ispirato a Lupin come personaggio.Oltre a "ladro gentiluomo" ha anche il soprannome di "Moderno Lupin".

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  13. Wow non sapevo che la storia vantasse piu' di 64 volumi, comunque articolo molto ben fatto, ricco di argomenti e spunti.
    Essendo un'amante del genere investigativo,quando lo becco su italia uno lo guardo con piacere,
    A tal proposito, se come me avete la passione degli enigmi e dei misteri, da Zzuber, vi consiglio di seguire la mini fiction sul sito http://www.misfattoincasafelice.it .
    Siete chiamati a risolvere un piccolo giallo.
    In premio tre bellissimi divani Doimo.

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    1. La storia è veramente lunga, contando anche che bisogna aggiungere i casi extra. Per fortuna Gosho Aoyama ha veramente un sacco di idee per veramente un'infinità di delitti e il manga rimane sempre affascinante ^^

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  14. LO stanno trasmettendo su Italia2 e fino a poco tempo fa su Super! anche se mi è dispiaciuto che lo abbiano sospeso ancora -.-"
    Odio però che sia così lungo XD per fortuna l'autore ha un sacco di idee però dopo un po'... Comunque sto pensando di recuperarne i volumi e iniziare a seguire quelli che usciranno, è una serie che merita >w<

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    1. Personalmente trovo molto piacevole il volumetto nuovo di Conan da leggere ogni tre o quattro mesi e, anzi, mi è un po' dispiaciuto quando è stata raggiunta l'edizione nipponica e, per forza di cose, si è persa la mensilità. Trovo che sia una variante simpatica al parco manga mensile e poi Gosho Aoyama è veramente bravo con i misteri :D

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  15. Sempre belle e divertenti, le "Impressioni"! :D Sono un tipo di recensione che adoro!

    Ahahaha! Spesso penso anche io a questo fumetto come ad un'enorme enciclopedia sugli omicidi da consultare in caso di bisogno! XD

    Sono completamente daccordo anche con tutto il resto che hai detto, però devo dire che nonstante sia quasi sempre inutile la squadra della polizia mi sta simpatica e non detesto nemmeno Ai, oltre a Kaito Kid ed Heiji che sono alcuni dei personaggiche preferisco(il dottor Agasa, ogni tanto quasi mi fa pena, lo vedo come una specie di Archimede Pitagorico: perennemente sfruttato per marchingegni e trasporti); per personaggi come Sonoko o Ran mi chiedo invece perchè tutti si diano tanto da fare per salvarle e come loro la scampino sempre (anche se questo lo so, tutta raccomandazione dei protagonistii -_-)

    Sull'argomento "genitori" penso che non solamente quelli di Shinichi (o lo stesso Kogoro) ma tutti quelli appartenenti al Conan-verse non siano troppo a posto: lasciano scorrere i propri figli (di 6/7 anni) per di più in un mondo tempestato da assassini dove ogni giorno viene ammazzato qualcuno... (a meno che essi non conoscano le serie di cui fanno parte, dove ai bambini non succede -quasi- nulla, se così fosse sarebbbe più che giustificato ;-P)

    La seconda sigla non mi è spiaciuta, mentre sono rimasta delusa dalla terza, abbastanza ripetitiva e con rime scontate :(

    PS: Sai che questo post è stato il primo che ho letto (e che mi ha fatta morire dal ridere, ovviamente) e che mi ha fatta arrivare sul blog!? :D

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    1. Grazie mille! Vorrei scriverne di altre ma mi richiedono un sacco di tempo e in questo periodo proprio non ce la posso fare ^^

      Meno male che Gosho Aoyama ha fatto il mangaka e non il serial killer :P

      I poliziotti non mi stanno antipatici (anzi, un po' mi fanno quasi pena, come adulti credo sia frustrante avere tra i piedi quel nanetto petulante perennemente un passo avanti a loro) e, anzi, sono ormai parte integrante del panorama di Conan. Sono un po' come i poveri sceriffi della Signora in Giallo XD

      I genitori di praticamente tutti i ragazzini e bambini protagonisti di anime sono perlomeno irresponsabili (se non proprio criminali) o completamente assenti (in così tanti sono orfani o figli di gente trasferitasi all'estero) per permettere loro libertà d'azione. È un espediente narrativo usatissimo :D

      PS: davvero? Uao! *__*

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