martedì 31 maggio 2011

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Durarara! - Storie incredibili di Ikebukuro

Il trio protagonista della serie
Prendete demoni della mitologia celtica, spade maledette, fortissimi combattenti e bande di teppisti, non avrete ancora cominciato a raccogliere tutti gli elementi che compongono l’ottimo Durarara!, serie di animazione del 2010. Ci sono tre storie principali che si intrecciano tra di loro: quella del laceratore, quella di Celty, il motociclista nero, e quella dei Dollars. Dopo i primi episodi introduttivi della serie i filoni maggiori cominceranno a stringersi tra di loro come in una specie di treccia, raccogliendo man mano tutti i personaggi dell’anime, per arrivare al complicato finale. Nonostante tutto la storia narrata è incredibilmente semplice e scorrevole, con un sistema di sottotrame apparentemente slegate, ricca di misteri ma senza esagerare mai con situazioni impossibili. Raccontare la trama in questa sede sarebbe veramente superfluo e controproducente, bisogna vederlo per sapere cosa succede. È la storia dell’intera città di Ikebukuro (una parte di Tokyo) che si contorce, cresce, cerca i suoi spazi, si contrae e lotta per una boccata d’aria. I personaggi si mescolano, cambiano schieramento, combattono, soffrono, si spezzano e si rialzano, in un meccanismo fluido che regge le fila dell’intera Ikebukuro. Nessuno dei presenti può astenersi dall’interpretare la propria parte, aggiungendo la propria voce al coro dei personaggi già in scena. Parte tutto da una situazione apparentemente comune (un ragazzo che si trasferisce a Tokyo da un paesino di campagna) ma la città stessa e i suoi numerosi e bizzarri problemi finiranno per coinvolgere tutti in una avventura assolutamente imprevedibile. Ecco imprevedibile è un aggettivo che si adatta perfettamente a questo anime. 


Il misterioso motociclista nero. Si tratta di Celty Sturlouson,
una Dullahan, ovvero una creatura mitologica irlandese
Ikebukuro è una città dai molti volti, rappresentati dagli stessi personaggi che la popolano, tutti intriganti e psicologicamente ben caratterizzati. Spesso i comprimari riescono ad essere persino più interessanti del trio protagonista. Anzi si può dire che ognuno dei personaggi presentati diviene a sua volta protagonista per alcune parti della serie, attirando completamente l’attenzione dello spettatore e riuscendo a crearsi un posto nel pantheon dei personaggi indimenticabili (Shizuo e la Dullahan per esempio). Questo viene sottolineato da un continuo cambio di narratore, che passa da una voce onnisciente alla coscienza di alcuni personaggi. Ognuno di loro avrà il suo piccolo o grande momento di gloria. Il punto più debole dell’anime è forse il fatto che il finale sia incentrato sui tre protagonisti e lasci aperte alcune parti della trama legati ad altri personaggi molto interessanti e amati. Per fortuna sono stati programmati alcuni OAV che si occuperanno di concludere le sezioni lasciate in sospeso. Il primo (episodio 25) è già stato distribuito. 

Dal punto di vista tecnico ci si trova davanti ad un lavoro di ottima fattura. Le animazioni fluide, la grafica moderna e di impatto, e gli sfondi dettagliattissimi sono solo l’inizio. Da segnalare c’è sicuramente l’ottima regia, che riesce a tenere insieme una storia che avrebbe potuto essere un grandioso minestrone e invece funziona alla perfezione. In particolar modo vorrei sottolineare come venga resa alla perfezione l’atmosfera della città di Ikebukuro, senza concedere alcun calo di qualità alla serie e come la computer graphica, specialmente quella legata al personaggio di Celty, si amalgami completamente con il resto dell’opera. In tutto questo si nota anche l’ottima colonna sonora che accompagna perfettamente le azioni di personaggi e sottolinea i momenti topici della serie e la bellissima opening.

Izaya Orihara, di lui non è proprio il caso di fidarsi
Per concludere si tratta sicuramente di un’opera da non perdere, ricchissima di citazioni di altre serie, Darker than Black, Jigoku Shoujo e Baccano! per dirne alcuni, che riuscirà ad incollare lo spettatore allo schermo fino alla fine. Tutti i personaggi sono come legati tra di loro da fili invisibili, che li porteranno ad incontrarsi e scontrasi più volte, e che riusciranno a far combaciare tutte le piccole e grandi storie della città in un unico grande puzzle. 

Per chi non l’avesse ancora visto e si accinge a guardarlo: non perdetevi le chat, all’inizio possono sembrare poco significative, ma in realtà sono importantissime.
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SCRITTO DA: Acalia Fenders

Sono una blogger di Torino che si occupa di fumetti e animazione dal 2010. I mei interessi spaziano dai classici fumetti (di cui ha una considerevole collezione) ai telefilm, dai film ai cartoni animati (anime e non!). Amo il Giappone e ho una sconsiderata e inarrestabile passione per Batman.





8 commenti :

  1. Ho visto anche io questo anime e ne sono rimasto molto colpito, è sicuramente molto originale l'idea di una storia in cui i personaggi secondari non sono poi così secondari ma anzi sono a loro volta protagonisti di un filone indipendente di una stessa storia.
    Poi è fatto talmente bene che me la sono guardata tutta d'un fiato senza rendermi conto delle ore che volavano!

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  2. Già, è veramente una bella serie, dovrebbero farne di più così.

    Spero solo che negli OAV finiscano la vicenda Orihara - Celty che lasciata così in sospeso è la cosa che più mi è dispiaciuta. In ogni caso qualche episodio aggiuntivo si guarda sicuramente volentieri!

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  3. io devo vederlo allora !
    all'inizio ero un poco titubante però grazie a questo post mi sono decisa e inizierò subito la visione :D
    GRAZIE

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  4. Oh che nostalgia DRRRR *^*
    mi fa piacere sapere che anche tu l'hai apprezzato, il tuo parere è sempre professionale :3

    Izaya è così fuuuuuuuuuuuuuuuuuu , senza dubbio il mio chara preferito <3

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  5. Come serie è davvero molto bella. Continuo a sperare che un giorno facciano una seconda serie (ma ormai ho idea che sia chiusa così) ^^

    Izaya è uno di quei personaggi fatti apposta per essere antipatici e proprio per questo è adorabile ^^

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